Una delicata operazione militare della Nato contro i talebani si è trasformata in una tragedia nella notte di venerdì in Afghanistan quando un elicottero Chinook è precipitato al suolo nella provincia centrale di Maidan Wardak causando la morte delle 38 persone che si trovavano a bordo.
Fra di esse c'erano 31 soldati americani, di cui 25 appartenenti ai corpi speciali Navy Seals, protagonisti dell'uccisione di Osama bin Laden in Pakistan. In termini di vittime si tratta in assoluto del più grave incidente avvenuto nei quasi dieci anni di attività dell'Operazione internazionale Enduring Freedom cominciata nel 2001 in Afghanistan, e un durissimo colpo per l'esercito Usa, che ha spinto il presidente Obama a rendere omaggio «al sacrificio straordinario» delle vittime. A quanto si è appreso il grosso elicottero birotore, utilizzato per il trasporto delle truppe, si è schiantato a terra durante la fase più accesa di un lungo scontro notturno fra un reparto misto afghano-internazionale e un contingente di talebani nell'area di Syedabad della Tangi Valley, ad ovest di Kabul. Il bilancio complessivo di questa battaglia è di almeno 46 morti perché oltre ai 31 militari Usa, vi hanno perso la vita anche sette membri delle truppe d'assalto afghane e otto insorti.
Quasi subito la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) ha diramato un comunicato in cui ha segnalato l'incidente, limitandosi però a indicare che i soccorritori erano ancora al lavoro. È stato invece il presidente Hamid Karzai a svelare per primo le drammatiche dimensioni di quanto era accaduto, manifestando «profondo dolore e tristezza» e presentando le sue condoglianze a Obama e alle famiglie.
Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani, ha invece rivendicato l'abbattimento del velivolo con un razzo sulla pagina Internet dell'Emirato islamico dell'Afghanistan, fornendo una dettagliata ricostruzione dell'accaduto che è apparsa compatibile con quella delle autorità afghane e delle fonti anonime dell'Isaf. L'ipotesi che il Chinook della Nato sia stata colpito ed abbattuto da un razzo degli insorti è stata sostenuta in dichiarazioni al New York Times anche da una fonte militare anonima dell'Isaf. La grave tragedia giunge a circa tre settimane dall'inizio del ritiro delle truppe americane e a due dalla realizzazione della prima fase di trasferimento della sicurezza dall'Isaf a polizia ed esercito afghani in sette fra province e città fra le più calme del Paese. L'intero processo di transizione dovrebbe terminare entro la fine del 2014. Ma episodi come questo dimostrano quanto sia complesso il cammino.
fonte: bresciaoggi
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RispondiEliminaDisastroso.
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