Esige le dimissioni del governo e l’abdicazione di re Harald V di Norvegia, Anders Behring Breivik, l’autore delle stragi di Oslo e di Utoya del 22 luglio con 77 morti, oltre alla nomina a capo delle forze armate, altrimenti non dirà più nulla sul massacro agli investigatori. A rivelare il suo delirio è stata oggi la tv pubblica norvegese Nrk, mentre sul piano politico vola nei sondaggi il partito laburista, obiettivo della strage.
Nelle dieci ore di interrogatorio ieri davanti agli investigatori, Breivik avrebbe «preteso» le dimissioni del premier laburista Jens Stoltenberg, dell’intero governo, dello stato maggiore militare, oltre all’abdicazione del re Harald V, altrimenti non dirà più nulla agli investigatori. Tra le altre richieste anche quella di essere nominato a capo delle forze armate.
Il dirigente di polizia che coordina l’inchiesta, Paal-Frederick Hjort Kraby, ha detto che l’attentatore si è mostrato «molto disponibile» nel rispondere alle domande, tranne a quelle sulle presunte «cellule» che ne avrebbero appoggiato l’azione. Attualmente agli arresti in una prigione di massima sicurezza per almeno due mesi, Breivik sarà sottoposto nei prossimi giorni a un esame psichiatrico per determinare se è penalmente responsabile. I risultati sono attesi entro novembre. La settimana scorsa il suo legale aveva affermato che il suo cliente è «folle», tuttavia non è chiaro ed è sicuramente ancora troppo presto per ipotizzare se la difesa giocherà al processo la carta dell’infermità mentale.
Intanto dal Sunday Telegraph si apprende che l’estremista norvegese comprò su eBay molti dei materiali letali che gli servirono per le stragi. «EBay è vostro amico», aveva infatti scritto nel manifesto di 1.500 pagine diffuso poche ore prima degli attentati. Secondo il domenicale, che ha esaminato migliaia di transazioni online per scoprire quelle fatte dall’attentatore nell’arco di sette mesi, Breivik usò un fornitore britannico per l’acquisto di componenti chimiche essenziali per costruire una bomba, mentre una ditta di strumenti del Regno Unito gli vendette le attrezzature necessarie per fare pallottole con la punta avvelenata. Un britannico che vive negli Stati Uniti gli vendette poi la tuta `haz mat´ usata per mescolare sostanza chimiche e fertilizzanti. Gli acquisti - osserva il Telegraph - sollevano interrogativi sulla capacità dell’MI5, che pattuglia Bay e altri siti internet in cerca di individui che acquistano sostanze potenzialmente utilizzabili per terrorismo, di prevenire gli attentati.
E a una settimana dalle stragi vola il partito laburista norvegese, che guadagna consensi nei sondaggi, ottenendo ben 11 punti percentuali da giugno. La formazione di sinistra del premier Stoltenberg, è salita infatti al 41,7% dei consensi, mentre il partito populista del Progresso, di cui ha fatto parte alcuni anni fa Breivik, perde tre punti e scende al 16,5%. Cala di poco il principale partito conservatore, all’opposizione, dal 28,5% di giugno al 23,7%.
Non mancano infine curiosi dettagli su tutta la vicenda. Secondo il Sunday Times che cita il capo del controspionaggio norvegese, Breivik si sarebbe fatto fare la plastica al viso per sembrare più ariano. «In Norvegia la gente non ha quell’aspetto ariano. Deve essersi fatto fare un lifting. Hitler l’avrebbe messo sui manifesti», ha detto Janne Kristiansen. Gli esperti di sicurezza norvegese sono anche convinti che il manifesto da 1.500 pagine che l’attentatore distribuì nelle ore immediatamente precedenti agli attentati sia pieno di misteri alla «Codice da Vinci». «Voleva essere un tipo da romanzo di Dan Brown», ha detto una fonte del domenicale. Ha creato un mistero e fintanto che quel mistero e lì continuerà ad attirare attenzione».
fonte: ilsecoloxix
Per una nazione pacifica, dove i poliziotti prestano servizio senza armi era prevedibile.
RispondiElimina